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© Foto Gino Giordani

La città di Viterbo

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Fontane

Duomo e Palazzo dei Papi

San Pellegrino

Situate in quasi tutte le piazze del centro della città, le fontane di Viterbo furono costruite in epoca medievale per sfruttare la grande massa d'acqua proveniente dai vicini Monti Cimini. Il risultato è un complesso architettonico che non ha eguali nel mondo.

Il Duomo di San Lorenzo, patrono della città, si erge sulla maestosa piazza omonima; alla sua sinistra il palazzo dei Papi, storicamente noto per essere stato scoperchiato durante il primo e più lungo conclave della storia della Chiesa (1268-1271); i cardinali vennero infatti segregati dai viterbesi nella nota "sala del conclave" poiché non si decidevano ad eleggere il prossimo pontefice.  

Fiore all'occhiello della città di Viterbo, il quartiere medievale di San Pellegrino è probabilmente la zona più caratteristica del capoluogo della Tuscia, amata dai turisti per le viuzze strette, gli archi, i sanpietrini, il peperino e le torri. 

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San Martino al Cimino

Sorgenti termali

Museo Civico

Piccolo borgo nel comune di Viterbo, San Martino al Cimino si estende sotto gli occhi della maestosa abbazia e del palazzo Doria Pamphilij; nel XVII secolo il paesino conobbe una grandissima espansione grazie all'operato di Donna Olimpia, storicamente nota come "La papessa".

Viterbo è città termale: le sorgenti di acque sulfuree sono tante e disseminate in tutto il territorio appena fuori il centro cittadino.  La sorgente più nota è sicuramente quella del Bullicame, essendo stata anche citata da Dante nel XIV Canto dell'Inferno.

Scrigno di tesori senza tempo, il Museo Civico di Viterbo, situato a Piazza Crispi, ospita ceramiche, collezioni di numismatica, quadri dei grandi maestri viterbesi, iscrizioni antiche e sculture rinascimentali; tra tutte le opere esposte meritano però una menzione particolare La Pietà e La Flagellazione di Cristo di Sebastiano del Piombo, dipinti di inestimabile valore che tutto il mondo ci invidia.

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Santuario Madonna della Quercia

Villa Lante

 Ferento

Il Santuario della Madonna della Quercia è il più importante santuario della provincia; il culto ebbe inizio nel 1467, quando secondo la tradizione un cavaliere inseguito dai nemici si gettò ai piedi della quercia a cui era affissa l'immagine della Madonna e divenne miracolosamente invisibile ai suoi inseguitori.

Situata a Bagnaia, frazione di Viterbo, Villa Lante è uno dei più famosi giardini all'italiana del XVI secolo. Sebbene non vi sia una documentazione contemporanea, l'ideazione della villa è stata attribuita a Jacopo Barozzi da Vignola, mentre la costruzione è stata commissionata nel 1511 dal cardinale Gianfrancesco Gambara.

A soli 6 km da Viterbo, verso la Valle del Tevere, sorgono maestosi i resti della città romana di Ferento; più imponente di tutti è l'anfiteatro di età imperiale, all'interno del quale ogni estate vengono organizzati suggestivi spettacoli. 

La festa di Santa Rosa

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Santuario e casa di Santa Rosa

Trasporto della Macchina

Museo del sodalizio dei Facchini

Il Santuario di Santa Rosa e la casa in cui visse la giovane fanno parte del complesso del monastero omonimo; all'interno della chiesa è possibile vedere il corpo incorrotto della Santa, miracolosamente conservato.  

Ogni anno, la sera del 3 settembre, le luci della città di Viterbo si spengono per far brillare la macchina di Santa Rosa, una torre di luci ed emozioni alta circa 30 metri portata a spalla da più di cento uomini, detti Facchini, per le vie del centro

Situato nel quartiere medievale di San Pellegrino, il museo del sodalizio dei Facchini di Santa Rosa racconta e conserva la storia della festa e i modellini di tutte le Macchine che sono state trasportate dal 1690 ad oggi.

La Tuscia

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Lago di Vico

Faggeta del Monte Cimino

Piccola gemma incastonata nei Monti Cimini, il lago di Vico è un lago di origine vulcanica sulle cui sponde si trovano ristoranti e stabilimenti balneari in estate popolati da residenti della provincia e turisti.

Palazzo Farnese di Caprarola

Alberi secolari, tappeti di foglie e aria pulita sono ciò che contraddistingue la faggeta di Soriano nel Cimino: un posto in cui rigenerarsi e ritrovare se stessi a contatto con la natura, lontano dal caos cittadino e dalla vita frenetica di tutti i giorni.

Il Palazzo venne fatto costruire per la famiglia Farnese nel XVI secolo e costituisce uno dei più alti esempi di dimora manierista; venne progettato, insieme ai suoi giardini, dal Vignola (lo stesso architetto di Villa Lante). Spettacolare all'interno la Scala Regia che ruota intorno a 30 colonne di peperino, attraverso le quali, secondo la leggenda, il cardinale Alessandro il Giovane, lì insediatosi, vi passava a cavallo per raggiungere il piano nobile.

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Lago di Bolsena

Vitorchiano

Parco dei mostri di Bomarzo

Specchio lacustre di sublime bellezza, il lago di Bolsena è uno dei posti più incantevoli della Tuscia; le sue sponde sono un centro turistico di grande valore e le sue acque sono navigabili, con la possibilità di ammirare da vicino l'isola Bisentina e l'isola Martana, inevitabilmente legata alla figura della Regina Amalasunta e alla sua tragica fine qui avvenuta. 

Splendido borgo arroccato su uno sperone di roccia, Vitorchiano è comunemente noto come uno dei borghi più belli d'Italia. Caratteristici sono i belvedere a picco sulla valle e la statua Moai in peperino, unico esemplare al mondo situato al di fuori dell'Isola di Pasqua. In paese inoltre sono state girate alcune scene del film L'armata Brancaleone di Mario Monicelli.

Il Parco dei Mostri, noto anche come Sacro Bosco, è un parco naturale ornato da numerose sculture in basalto ritraenti animali mitologici, divinità e mostri; nel XVI secolo venne commissionato a Pirro Logorio dal principe Pier Francesco Orsini, al solo scopo di consolare il suo cuore in seguito alla morte della moglie Giulia Farnese.

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Celleno

Civita di Bagnoregio

"Il borgo fantasma" è cristallizzato in una bolla di tempo: colpito da epidemie, frane e completamente distrutto dal terremoto del 1931, la parte più antica di Celleno è stata progressivamente abbandonata a partire dal 1800, e così è rimasta fino ai giorni nostri. Un luogo pallido e spettrale in cui il silenzio fa da padrone.

Sant'Angelo di Roccalvecce

Comunemente nota come "La città che muore", situata nella vertiginosa valle dei calanchi, Civita di Bagnoregio è uno dei luoghi più visitati al mondo. Da questo borgo sublime il celebre regista giapponese Haiyao Miyazaki prese ispirazione per la realizzazione del film d'animazione Laputa - Castello nel cielo.

Conosciuto come "Il paese delle fiabe", Sant'Angelo di Roccalvecce è una fiaba a sé stante: dopo aver trascorso anni nel generale abbandono, gli abitanti del posto sono riusciti a dargli una nuova vita decorando le mura delle proprie abitazioni con numerosi e coloratissimi murales ispirati alle fiabe di ogni tempo e paese.

Sulle tracce degli Etruschi

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Castel d'Asso

Tuscania

Museo della Rocca Albornoz

Poco fuori dal centro della città, immerso in un'atmosfera di quiete e solennità, il sito archeologico di Castel d'Asso ospita i resti della necropoli etrusca e dell'antica cittadina rurale romana di Axia, citata anche da Cicerone, della quale però rimane ben poco. 

Oltre ad essere un bellissimo borgo medievale, Tuscania è da sempre considerata una delle città più importanti dell'antica Etruria: il suo territorio infatti è circondato da numerose necropoli disposte a raggiera.  Meritevole di una visita è sicuramente il Museo Archeologico Nazionale, che ospita moltissimi dei reperti rinvenuti nella zona. 

Situato nella rocca più famosa della città, il Museo Archeologico della Rocca Albornoz ospita una grandissima sezione di reperti etruschi, gran parte dei quali sono stati ritrovati nella località di Ferento e nel sito dell'Acquarossa. 

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Necropoli di Tarquinia

Parco di Vulci

La lunga serie di tombe dipinte rappresenta il tesoro di inestimabile valore della necropoli di Tarquinia, che da questo punto di vista è la più importante di tutto il Mediterraneo. Questi affreschi sono infatti il più ampio documento di arte etrusca e la testimonianza di maggiore importanza della pittura antica prima dell'età imperiale romana.   

Parco Marturanum

Ancora una volta gli Etruschi non si smentiscono: il Parco Naturalistico Archeologico di Vulci ospita i resti dell'antica metropoli omonima, immersi nella pace verde di una flora incontaminata. L'ingresso al sito archeologico è costituito dall'imponente Castello della Badia, all'interno del quale si trova il Museo Nazionale Etrusco.

Altro grande pezzo di storia etrusca, il parco situato nel territorio del comune di Barbarano Romano ospita una lunga serie di testimonianze archeologiche che va dall'età del bronzo all'epoca Romana. L'area è inoltre caratterizzata da due grandi valloni tufacei ricoperti da una fitta vegetazione, interrotta solo dallo scrosciare di due fiumiciattoli.